venerdì 30 gennaio 2009

Manna

Chef: Matteo Fronduti

Ambiente: colorato, luminoso. Cassetti aperti, chissà se contengono qualcosa..

Accoglienza e servizio: lo Chef è presente, parla.

Ricette: mi ricordano la filosofia di Oldani.

Odori e sapori: di un tempo. Risvegliano ricordi del passato.

Nell'insieme: un buon ristorante. Può crescere.

Manna
P.le Governo Provvisorio, 6
20127 Milano
0226809153
Chiuso la domenica
sito

Ciao Mino!

giovedì 29 gennaio 2009

"A bordo il pasto è da brividi"

Un londinese scrive una divertente lettera di reclamo alla Virgin sulla bassa qualità del cibo in volo. E Richard Branson lo assume.

"A bordo il pasto è da brividi" Da passeggero ad assaggiatore.

La missiva fa il giro dei blog: nominata "la migliore della storia"di BENEDETTA PERILLI da repubblica.it


"CARO signor Branson, la prego di osservare queste foto scattate al pasto che mi è stato servito su un volo della Virgin in rotta da Mumbai a Heathrow. Immagino che nella sua testa stiano ruotando le stesse domande che mi sono fatto io: cos'è? Cosa ho fatto per meritarmi questo? Ma soprattutto, qual è il primo e qual è il dolce?". In una lunga e ironica mail di reclamo al baronetto Sir Richard Branson, direttore generale della Virgin Atlantic, un passeggero della compagnia britannica ha così denunciato la scarsa qualità dei pasti serviti a bordo. La lettera e le sette immagini scattate ai piatti hanno fatto il giro del web, rimbalzando da un blog all'altro e e la missiva è stata al fine nominata dagli internauti "la miglior lettera di reclamo della storia". Un clamore che non poteva non arrivare anche alle orecchie dello stesso Branson che, prima ha telefonato al passeggero ringraziandolo per la mail costruttiva anche se "tongue-in-cheek", ovvero ironica come solo gli inglesi sanno fare, poi però ci ha messo del suo. Quell'uomo dalla penna sagace e dal palato sopraffino - che secondo il Guardian sarebbe un avvocato londinese - andava premiato in qualche modo. E' stato lo stesso Branson a farlo con una telefonata nella quale lo ha invitato a partecipare al prossimo incontro con il catering dei voli Virgin per aiutarla a selezionare i prossimi menù. Certo, adesso il viaggatore inglese, diventerà un assaggiatore ufficiale della compagnia aerea. Ma ha dovuto sopportare davvero tanto per avere questa soddisfazione. Per esempio la vista delle confezioni lasciate intatte di cibi dai colori elettrici e dalle consistenze dubbiose. Poi pomodori e piselli disposti su una fetta di dolce che annega in una salsa giallognola che pare una crema pasticcera ma che, come spiegato dal personale di bordo, si rivela essere una gelatina acida. Una vaschetta piena di mostarda ("più di quanta un uomo potrebbe mai mangiarne in un mese") e come contorno un broccolo, qualche peperone e un purea di patate. Sono apparsi così all'ironico viaggiatore i primi due piatti, ma il peggio non era ancora arrivato. "Incartato in un sacchetto di plastica, gli stessi utilizzati per contenere le prove della scena di un crimine, un dolcetto dalla consistenza durissima", ha scritto nella sua lettera. "A questo punto ero esausto, volevo solo rilassarmi ma dovevo ancora scoprire l'ennesimo dolce da scena del crimine accompagnato da una cosa bianca. Richard, cos'è quella cosa bianca?". Alla fine il passeggero ha confessato di non aver mangiato niente e di "essere rimasto deluso come un dodicenne che trova un criceto morto nel suo regalo di Natale". Ma quella del cibo servito nei cieli del mondo è una storia lunga che qualsiasi viaggiatore potrebbe raccontare con toni più o meni divertenti. Il momento del pasto sugli aerei si rivela quasi sempre una delusione e - che si attenda per spezzare la noia, per esorcizzare la paura o semplicemente per fame - spesso l'attività più divertente da svolgere non è mangiare, piuttosto cercare di capire cosa c'è nei piatti. L'argomento è talmente popolare da essere diventato l'oggetto di un sito dedicato che al momento contiene circa 19mila immagini di pasti serviti a bordo, divisi per oltre cinquecento compagnie aeree. A rappresentare il Belpaese sui vassoi dei cieli c'è l'Alitalia e, tra i suoi piatti, il celebre panino con pomodoro secco e melanzana grigliata che tanti e tanti passeggeri ha lasciato a bocca asciutta. Letteralmente Ma non solo, per chi pensa che il personale di bordo riceva un trattamento migliore dei passeggeri il sito ha aperto un'apposita sezione dedicata alle crew: su un volo Alitalia Venezia-Parigi del 2003 alle hostess toccavano due panini incellofanati, uno yogurt e una banana. Tra le altre sezioni del ce n'è una dedicata ai pasti speciali, per scoprire cosa mangiano vegetariani, veganiani, diabetici e bambini, una che ripercorre la storia dell'airlines meals a partire dal primo pasto servito a bordo di un volo del 1936 della United Airlines una che mostra i piatti destinati alle business class e infine un dietro le quinte con servizio fotografico all'interno delle cucine di un catering olandese. Ce n'è per tutti i gusti.

mercoledì 28 gennaio 2009

CHANGE can happen!

"I'm asking you to believe. Not just in my ability to bring about real chenge in Washington... I'm asking you to believe in yours."

Auguri Claudia!