sabato 31 luglio 2010

Le Calandre

In cucina: Massimiliano Alajmo. 3 stelle Michelin (il più giovane chef 3 stelle di sempre). Non c'è verità se non quella contenuta negli ingredienti. Decido di avvicinarmi alla materia con lo scopo di avvicinarmi al nucleo, con umiltà; e cerco di agire di conseguenza, con rispetto, perciò con leggerezza (M. Alajmo).

Ambiente: ristrutturato nel gennaio di quest’anno, un locale che fa dimenticare di essere situato lungo una statale. Abbandonati i lussi e gli orpelli, predominano i materiali grezzi, dal lino delle tende, pareti e tovaglioli, al legno di frassino rugoso dei tavoli, da toccare, rigorosamente senza tovaglie. Dai bicchieri leggerissimi soffiati a mano alle semplicissime lampade a forma d’uovo. Qui la purezza impera. Il ristorante tutto per noi ha giocato un ruolo fondamentale che ha fatto da cassa di risonanza. Sulla porta a vetri della cucina a vista è presente la seguente scritta: “la cucina è paragonabile ad un ago, che attraversando ritetutamente piccoli fori, tende un filo cosí sottile e resistente da renderci tutti inconsapevolmente uniti”. Belle e divertenti le foto appese nei bagni che ritraggono i fratelli Alajmo. Oltre le finestre il Bambù che trasporta virtualmente i commensali in paesi lontani.

Accoglienza e servizio: elegante, curato, preparato. Non “troppo” formale, al passo con i tempi. Senza dover chiedere.., insieme al conto la bottiglia di “Amarone Riserva 2003 di Zanato” non finita durante il pasto (chiusa con un tappo di vetro e ben impacchettata). Un gentile gesto, non da tutti. E non siamo in America (doggy bag style).

Ricette: alcune frutto di tanta ricerca, altre molto semplici, ma solo all’apparenza.

Odori e sapori: Stimolanti. Mi rimarrà il ricordo del cappuccino di seppie al nero e quello della battuta di carne cruda piemontese al tartufo estivo (piatto da gustare con le mani e servito nella corteccia). Da aggiungere ai gustosi ricordi della biglia all’aragosta e dei funghi con spuma di sottobosco e quinoa di Colagreco, del gelato al tartufo di Ciccio Sultano, della cipolla caramellata di Oldani e dell’astice al Campari di Tano. Quest'ultimo da riprovare, per tovare una cera convinzione. Ottimo il pane caldo avvolto nel lino ed adagiato in una conca scavata nel centro del tavolo.

Nell'insieme: A detta di tanti, uno dei cinque migliori ristoranti d’italia, qualcuno azzarda del mondo. Sicuramente un ottimo ristorante. Fatemi provare anche gli altri... , quelli che mi mancano sono tanti, tantissimi, troppi...

Per saperne di più leggete altissimo ceto.

Ristorante Le Calandre
via Liguria 1
35030 Sarmeola di Rubano (PD)
tel. +39 049 630303 - 633000
fax +39 049 633026
e-mail info@alajmo.it

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