venerdì 5 ottobre 2007

Semplicemente crude!

Davanti alle ostriche non resisto. Quando vado in Francia le cerco sempre ed amo gustarle in quelle piccole pescherie dove le accompagnano con un calice di spumante o champagne. Nonostante il freddo delle pescherie una buona ostrica mi scalda sempre. Per chi abita a Milano, un po’ quello che avviene da tempo e con grande successo alla pescheria “ da Claudio”, in via Ponte Vetero 16, anche se decisamente più in grande. http://www.pescheriadaclaudio.it/.
Per gli amanti delle ostriche o dei molluschi in generale uno degli ultimi locali che ho provato a Milano è “Ostriche e Vino”. Un locale colorato, decisamente simpatico e allegro, molto bistrot francese. Si trovano ostriche di tutti i tipi comprese le pregiate e rarissime Tsarkaya e si possono anche portare a casa già aperte adagiate in comode confezioni d’asporto. Un tripudio di frutti di mare da gustare con ottimi spumanti italiani brut che da “ostriche e vino” non mancano.
Alcune informazioni su questo prodotto ancora di nicchia se si paragonano i consumi Italia-Francia. 200 tonnellate dell’Italia contro le 120 mila tonnellate della Francia lo scorso anno.
Le ostriche più pesanti sono anche le più pregiate.
Le più rinomate sono quelle della Bretagna.
Per capire se un’ostrica è fresca occorre scuoterla per sentire se contiene del liquido ed una volta aperte toccando il mollusco questo deve ritirarsi.
L’allevamento dura in media dai 3 ai 4 anni e segue un affinamento nei bacini detti “Claires”(meno di 2 mesi di affinamento “claires” da 2 mesi di affinamento “fines de claires”).
Devono essere consumate entro 1 ora dall’apertura semplicemnte crude con del succo di limone.
Esistono diverse ricette per gustare le ostriche, crude o cotte, ma la semplicità vince sempre!
OSTRICHE & VINO
Via Col di Lana 5
Tel. 02.58.10.02.59

2 commenti:

  1. CCidenti, ricordo ancora la spesa del mattino da Claudio,poi li accanto mi spostavo in un micro negozietto di frutta e verdura,anche allora mi sembrava di entrare in una gioielleria ;-)
    Una volta ricordo che per acchiappare un' aragosta (nelle vasche sotto al negozio)finii per caderci dentro,il mio capo nn credeva ai suoi occhi...ahahaha!
    E immagina quelli che mi videro risalire...ahahahah!
    Ero anche in divisa...mamma mia che ricordi...che anno...ahhhhhhh nn lo voglio nemmeno ricordare...ahahah!

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  2. con le aragoste e gli astici vivi ne capitano di tutti i colori. una volta un astice mi è andato dalla cucina al bagno...tenero!

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