mercoledì 20 giugno 2012

The Small

Un locale che potremmo trovare a New York, Londra, Berlino, Parigi, altrove.. ma in una città in forte evoluzione. Non a Milano. Una città spenta, con poco futuro visibile che si crede viva per quelle apparizioni luccicanti fatte di immagine e sterile estetica. Chiarisco, Milano è bella, bellissima, è la mia città. E' più bella di quanto si possa immaginare, ma purtroppo non è affatto valorizzata ed in lei non si investe come si dovrebbe e potrebbe per portarla al pari di capitali europee tanto decantate. Guardiamo fuori dai nostri confini, impariamo e poi agiamo in casa nostra. Cresciamo, non solo in altezza. Ma torniamo al punto di sempre. Chi ci governa? Come? Giusto un paio di domande per rabbrividire. Torniamo al locale, piccolo, non solo nel nome, ma ricco di oggetti (non comuni), stili (tanti), parole (preziose), vino (selezionato e buono), taralli (ottimi) e tanto altro. E’ come trovarsi a casa ed Alessandro, il proprietario, sottolinea con il suo modo di fare questo aspetto. Qui non ci sono preclusioni di alcun tipo, ma solo aperture. Un luogo che ti coccola. Un luogo di conversazione, ritengo anche di sostanza, non da sfilata. Carini i tre tavolini sistemati sul marciapiede. A Milano mancano i locali con spazi aperti verso la strada. A parte poche eccezioni e qualche pacchiano dehors per turisti (poveri loro). Qui tutto è in vendita. Cibo ed oggetti. Per bere un caffè, per prendere un aperitivo (Vino), per mangiare ma anche per rilassarsi, per parlare, per conoscere, The Small è il posto giusto. Ce ne fossero di locali così a Milano. Questo insegna che la dimensione non conta. L’importante è la sostanza, e qui si respira. Come a casa. The Small è in via Monteverdi 18 (Piazza Argentina).

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